mercoledì 11 gennaio 2012

Festività di crisi per l'Amiata

Turismo e pubblici esercizi. L’area Amiatina veste la maglia nera  per i consumi turistici e per cenoni e pranzi, scontando qui ancor più che nel commercio la scarsità di neve oltre all’assenza di giorni-ponte, se si eccettua l’Epifania. La mancanza di ‘ponti’ è probabilmente solo uno dei fattori che hanno concorso al pessimo risultato di settore per Siena città, dove le presenze natalizie – tradizionalmente contenute – sono state più rare del solito, e dove la permanenza dei visitatori per Capodanno è scesa per molte strutture da due notti ad una sola. Risultati migliori sono stati registrati in Valdelsa (San Gimignano in particolare, dove però molte strutture sono abitualmente chiuse in questo periodo) e tra Montepulciano e San Quirico d’orcia, che tuttavia avevano accusato un autunno molto meno redditizio del solito. 
La prospettiva. Tra le tendenze emerse spicca il calo del regalo d’immagine e per la persona, quello delle gite di gruppo e all’opposto la richiesta sempre più spiccata delle ‘mezze porzioni’ nei punti di ristoro. “Quella che risulta è una situazione preoccupante  - commenta il Direttore di Confesercenti Siena, Valter Fucecchi – molte imprese si stanno ingegnando per reggere l’urto, spesso abbassando i prezzi, ma sono vicine allo stremo. C’è bisogno che il sistema bancario torni a fare il suo mestiere sostenendole e aumentando gli impieghi; e che il Governo dia seguito con una vera fase 2 ad interventi che finora hanno invece ulteriormente affondato i consumi, cominciando dai redditi più bassi. Quanto al turismo, mese dopo mese si sta imponendo nel silenzio una mancanza di promozione del territorio senese. Dopo l’azzeramento delle apt non esiste più nessuna azione organica di sostegno: realtà grandi e piccole stanno tornando sul mercato in ordine sparso, è tempo che qualcuno riprenda in mano questa situazione”.
fonte Confesercenti Siena

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